Dislivello ferrata: 100 m
Quota di partenza: 2400 mAccesso:
si può partire da passo Giau o passo Falzarego ma in ogni caso si deve raggiungere il rifugio Averau, a 15 minuti dall’attacco della ferrata. Se si parte da passo Giau si può parcheggiare nei pressi del rifugio Fedare e si prende il sentiero n. 464. In 40 minuti circa si arriva al rifugio Averau. L’alternativa più comoda è veloce è quella di prendere la seggiovia Fedare. Il rifugio Averau si può raggiungere anche da passo Falzarego prendendo la seggiovia 5 Torri fino al rifugio Scoiattoli e poi camminare per circa 20 minuti (sentiero 439) oppure si può partire da Baita Bai de Dones e raggiungere il rifugio a piedi percorrendo il sentiero 441 (tempo di percorrenza: 1,30 ora).
Salita:verso sinistra si parte con traverso di una decina di metri, piuttosto facile grazie ai buoni appigli. Si prosegue per alcuni metri verticali e privi di appigli. È il tratto più difficile. Si raggiunge quindi un bivio: a sinistra si sale all’interno di uno stretto camino dotato di staffe che agevolano la salita; generalmente questa è la scelta per la discesa; a destra si deve affrontare un passaggio di circa 6 metri su placca verticale. Si prosegue per una cengia per poi risalire un canale attrezzato, superato il quale si sale seguendo alcuni ometti e in poco si raggiunge la croce di vetta.
dalla croce di vetta si scende a ritroso per l’itinerario dell’andata per ritornare al rifugio Averau.
Cima: Averau
Esposizione: Nord est
Periodo consigliato: da giugno ad ottobre (attenzione alle nevicate di primavera o precoci)Ottimo punto di partenza per chi vuol iniziare ad affrontare questo genere di itinerari, è una ferrata facile e percorribile in mezza giornata.
La partenza è situata nei pressi del rifugio Averau, comodamente raggiungibile dai passi Giau e Falzarego.
Dal rifugio si segue il sentiero segnalato che dirigendosi a nord, superato in salita il ghiaione, raggiunge l’attacco della ferrata in corrispondenza della gola Nord dell’ Averau.
Dopo aver superato alcuni tratti verticali attrezzati con funi fisse e raggiunta la cima, lo sguardo domina a 360° sul Pelmo, il Civetta, l'Antelao e il Sorapiss.