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Nel regno di re Laurino

Per i più romantici, albe rosate e tramonti infuocati

Solo chi ha la fortuna di ammirare i monti quando si accendono di colori stupefacenti grazie al fenomeno dell'enrosadira  può comprendere per quale motivo le Dolomiti siano celebri in tutto il mondo.

Il modo più efficace per apprezzarne in pieno la straordinaria bellezza è quella di trascorrere la notte in uno dei nostri rifugi ed essere così presenti al crepuscolo in una delle terrazze d'alta quota, momento in cui la roccia prende vita:


©Giacomo Pompanin

Il giardino di rose rosse delle Dolomiti

Il  fenomeno naturale che da sempre lascia a bocca aperta ha stimolato la fantasia tanto da far nascere leggende attorno alla sua origine.

Si narra che un tempo le Dolomiti fossero ricoperte da migliaglia di rose rosse, in mezzo alle quali abitava un popolo di gnomi governato da re Laurino.

Il regno custodiva immensi tesori che però erano protetti solo da sottilissimi fili di seta. Avvenne così che il re venne catturato e imprigionato. A suo avviso era stata la bellezza delle rose a richiamre l’attenzione dei nemici e decise quindi di trasformarle tutte in pietra  in modo che non fossero più visibili  nè di giorno nè di notte.

Per nostra fortuna il re dimenticò di incantare il crepuscolo, motivo per cui  ancora oggi in quelle ore della giornata il giardino sprigiona i suoi colori, riflessi nella roccia.

L'alba a oltre 2.000 m di quota


©Giacomo Pompanin